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OMEOFOBIA, il libro

 

 Ciro D’Arpa, OMEOFOBIA

(Titolo precedente: Shang, mon amour) 

Contenuti del libro e perché ha cambiato titolo

 

a cura dell’Autore

 

 

CONTENUTI

 

In Italia, un primo violento attacco mediatico contro l’omeopatia si verificò nell’estate del 2000 con una trasmissione Superquark di Piero Angela su RAI1 in prima serata.

Per tale programma il giornalista subì il rinvio a giudizio in tre distinti processi.

Personalmente lo denunciai per diffamazione.

Da un punto di vista contenutistico, le affermazioni contrarie all’omeopatia non furono ritenute per niente attendibili, e lo stesso pubblico ministero ricorse in appello contro l’assoluzione in primo grado.

A quel punto, anche il reato di diffamazione venne derubricato da penale in civile.

Infine, Angela ne uscì abbastanza indenne, perché “il fatto non costituisce reato”. Cioè si può diffamare liberamente una Medicina: è un parere come un altro. Da tenere presente.

La vicenda giudiziaria, durata quattro anni, vide impegnati a difesa dell’imputato eccellenti opinion leaders (compresi premi Nobel), nonché le principali testate a stampa.

Alla fine di tutto, qualche effetto dissuasivo si ottenne: nei fatti non assistemmo più –sino ad oggi- ad attacchi mediatici frontali e populistici paragonabili a quello.

 

Dopo alcuni mesi dalla conclusione di questo processo, un nuova propaganda contro l’omeopatia, stavolta a livello mondiale, fu condotta in ragione della comparsa sulla rivista scientifica Lancet della meta-analisi di Shang, accompagnata da un editoriale che decretava “the end of homeopaty”.

(https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(05)67149-8/fulltext) Da notare che il full text dell’editoriale è visibile gratuitamente su google,  fatto piuttosto insolito per un editoriale apparso su una rivista scientifica.

Il sito della Società Italiana di Medicina Omeopatica che pubblicò una delle prime smentite tecniche sull’attendibilità del lavoro fu oggetto di un attacco sistematico di hacker professionisti. Il che può essere indicativo del clima che si produsse.

La notizia editoriale della “fine dell’omeopatia” cominciò ad essere promossa attivamente sui motori di ricerca e, tuttora (dopo 14 anni), compare ai primi posti.

Logicamente il fatto è assurdo: il lavoro in oggetto è profondamente inattendibile. Ma la sua confutazione scientifica non ne impedì lo scoop planetario che tuttora permane.

 

Nel 2010, la meta-analisi di Shang viene adoperata da alcuni deputati inglesi per richiedere una messa al bando dell’omeopatia. Altri 70 deputati si oppongono, l’iniziativa è rigettata dal Governo, ma il tutto è nuovamente adoperato a livello internazionale contro questa Medicina.

 

  1. Il lavoro di Shang era cominciato nell’ambito di una commissione governativa elvetica. Esaurita la fase preliminare, il governo svizzero indice un referendum che porta al riconoscimento dell’omeopatia nel servizio sanitario. Questa notizia non fa notizia.

 

  1. La meta-analisi di Shang serve per avviare in Australia un giro di vite sull’omeopatia. Si conduce uno studio che evidenzia la validità della Medicina omeopatica, ma tale studio viene nascosto. È allora commissionato un secondo studio, coordinato da un rappresentante della lobby degli scettici, che conclude invece che l’omeopatia non è superiore al placebo.

L’operazione presenta molti lati oscuri ed è attualmente sotto denuncia per frode scientifica.

Intanto, questo “lavoro australiano” –al pari di quello di Shang- è riuscito a condizionare la politica contro l’omeopatia in molti altri Paesi.

 

Dal 2017, in Italia, l’articolo di Shang, il rapporto inglese e quello australiano sono la base per una politica istituzionale pubblica contro l’omeopatia. Una politica –mi permetto di dire- abbastanza insulsa e condotta a livello di assoluta incompetenza.

 

  1. Il governo francese commissiona una valutazione gestionale sul rimborso dei medicinali omeopatici all’HAS (Haute Autorité de Santé), il quale istituto produce un documento che -al pari di quello inglese e di quello australiano- non è un lavoro scientifico. Esso viene tuttavia –così come gli altri due- adoperato a livello mediatico per indicare suggestivamente ed erroneamente che l’omeopatia non ha evidenze scientifiche.

 

Cosa diversa da un articolo scientifico sono le valutazioni di un organismo di tipo istituzionale, competente in altri campi, ma reclutato ad esprimersi sull’omeopatia senza avere competenze specifiche. Esso non deve rispondere a revisioni scientifiche fra pari e non deve essere pubblicato sui data-base scientifici. Ma per condizionare l’opinione pubblica è parimenti efficace.

 

In questo libro analizziamo nel dettaglio il lavoro di Shang, il caso che si è creato in Inghilterra (2010), quello australiano (2014) e il terzo similare in Francia (2019).

In pratica, esaminiamo la bibliografia ancor oggi adoperata anche in ambito istituzionale per continuare a fare esistere questa favola dell’Omeopatia e del Placebo: riveliamo chi e come ha inventato questa storia.

 

Intanto, l’omeopatia cura attualmente circa 600 milioni di individui in tutto il mondo ed è in crescita.

È la seconda Medicina al mondo.

È una Medicina che potrebbe avere un ruolo cruciale per il futuro di tutti.

 

Cito ad esempio un lavoro indiano in cui uno degli Autori è del Central Council for Research in Homeopathy, che presenta i medicinali omeopatici come poco costosi, facili da produrre, amici dell’ambiente, non tossici, convenienti nei costi, non chimici, necessitanti di pochissimi ingredienti, producenti scorie minime e biodegradabili, ad impronta CO2 trascurabile, senza effetti da sovra-consumo; utilizzabili per la degradazione di erbicidi chimici; per aumentare il tasso di germinazione e crescita delle piante (leggi: “agro-omeopatia”); per promuovere la produzione foto- e termo-voltaica; favorenti alcune proprietà elettroniche industriali; oltre che –ovviamente e soprattutto- utili per la salute. [NANDY, P., et al. Homeopathic Nanomedicines and Their Effect on the Environment. Handbook of Environmental Materials Management, 2018, 1-23. Springer International Publishing AG]

 

 

La ricerca scientifica produce sempre maggiori evidenze a favore di questa Medicina e, in seguito a ciò, è cominciato un nuovo modo di contrastarla: ottenere dalle riviste il ritiro degli articoli favorevoli più significativi.

Qui, il discorso si fa delicato: per continuare a tenere lontana l’omeopatia dai sistemi sanitari dei Paesi più industrializzati si è costretti a banalizzare la Scienza e la Medicina.

 

Che ne faremo pertanto del documentatissimo articolo sopradetto e del lavoro dei suoi 15 Autori?

Ci sono due possibilità: far pressione presso l’editore perché ritiri l’articolo, oppure prendere sul serio questi dati e svilupparli.

Più facilmente, si lascerà tutto come si trova e si farà finta di niente.

 

I medici omeopati -che sono tutti medici a doppia competenza- continuano ogni giorno il loro silenzioso lavoro per migliorare la salute delle persone.

Non hanno nulla a che fare con la politica, né con il sistema industriale-scientifico dominante.

 

Ci saranno sicuramente ancora notizie scientifico-mediatiche, ed ovviamente saranno orchestrate da chi conduce il gioco.

Per tale motivo è sempre utile conoscere come stanno realmente le cose.

 

 

 

 

 

NOUVO TITOLO: OMEOFOBIA.

CHE COS’E’ LA OMEOFOBIA.

 

Con gentilezza i miei colleghi mi hanno fatto notare che il primo titolo poteva risultare sarcastico, e chi soffre di omeofobia tollera male l’ironia. Del resto, non ho nulla di personale contro Aijing Shang.

Soprattutto, quasi nessuno capisce cosa sia “Shang”, mentre è più comprensibile cosa sia la OMEOFOBIA. È la paura patologica dell’omeopatia.

 

Non è una malattia che ho inventato io.

Questa patologia è stata riscontrata, per la prima volta nel 2007, da Rustum Roy, fisico, cinque cattedre universitarie, e leader mondiale nella ricerca scientifica sui materiali. Svolgeva un insegnamento anche alla Facoltà di Medicina.

Egli affermò di avere riscontrato per caso questo disturbo nel corso della sua carriera, ed aver trovato che era abbastanza diffuso tra i ricercatori della “scienza ufficiale”.

 

In seguito alla pubblicazione del lavoro di Shang su Lancet (2005),  un famoso “divulgatore scientifico” britannico pubblicò un articolo sul Guardian che sosteneva l’argomento dell’effetto placebo in riferimento all’omeopatia.

Nell’occasione, Roy  [The Guardiam 19.12.2007] polemizzò elegantemente contro coloro che hanno questo atteggiamento aprioristico e per nulla scientifico.

Non era un atto dovuto, fu un gesto di pacato coraggio e di onestà intellettuale.

 

Per la cronaca, non ho mai studiato o avuto una posizione a favore o contro l’efficacia clinica dell’omeopatia. Tuttavia, sono un chimico dei materiali che ha scritto uno dei documenti più citati nella scienza dei materiali, sulle soluzioni acquose.
Avendo recentemente studiato le straordinarie proprietà biologiche delle soluzioni in acqua ultradiluite (acqua con una parte per milione di particelle solide) e scritto una lunga recensione sulla struttura dell’acqua, ho scoperto per caso anche una nuova malattia sociale, la “omeofobia”, cioè una reazione fobica, principalmente da parte degli scienziati, alla parola “omeopatia”.
Uno dei principali spauracchi per gli “omeofobici” è il concetto che una soluzione in cui il soluto è estremamente diluito (oltre il numero di Avogadro) non può assolutamente, a loro avviso, essere diversa dal solvente originale. Quindi l’omeopatia deve essere una truffa.

Questa è stata la carta vincente del popolo anti-omeopatia per più di 100 anni.
Ma vediamo cosa dicono gli scienziati specializzati nelle proprietà dell’acqua.

Il professor Martin Chaplin della South Bank University di Londra, uno dei massimi esperti sulla struttura molecolare dell’acqua, afferma: Troppo spesso l’argomento finale usato contro il concetto di memoria dell’acqua è semplicemente ”non ci credo“… la retorica non scientifica viene ascoltata da molti studiosi, con una visione ristretta del soggetto e senza alcun esame o apprezzamento di tutte le prove.
In realtà c’è accordo tra tutti coloro che hanno studiato l’acqua, che di fatto la critica ha torto.

Una prova? Il diamante è il materiale più duro del pianeta; la grafite uno dei più morbidi. Sono assolutamente identici nella composizione e possono essere riconvertititi in un millisecondo con zero cambiamenti di composizione.
Il prof. Eugene Stanley della Boston University, il principale esperto di fisica dell’acqua, ha catalogato 64 cambiamenti di proprietà altamente anomali in acqua pura. Secondo la prima legge della scienza dei materiali, ciò significa che ci deve essere lo stesso numero elevato di strutture differenti nell’acqua liquida, ciò che ha chiamato “polimorfismo” dell’acqua.

Quest’anno il prof Chaplin, sulla rivista Homeopathy, ha discusso dettagliatamente su come l’acqua può mantenere un “ricordo”.

Titolo e sottotitolo dell’articolo erano i seguenti: 'Homeophobia' must not be tolerated. Homeopathy should not be labelled a fraud. Those who study water know the critics are wrong, says Rustum Roy.

Riguardo queste parole, ritengo importanti due notazioni di merito.

 

Che cosa vuol dire “la omeofobia non dev’essere tollerata” ? Questo appello è rivolto a tutti: ai politici, all’opinione pubblica, ai ricercatori scientifici, ai pazienti, ai medici. Anche ai medici omeopatici che da troppo tempo subiscono in silenzio e spesso si lamentano degli opinion leaders mediatici, dell’ostracismo istituzionale, di Big Pharma. Rendiamoci conto della realtà: questa gente che si difende dall’omeopatia ha paura! Mette paura perché ha paura.

Gli effetti sociali di questa paura patologica non devono più essere tollerati.

 

La seconda notazione riguarda la parola “truffa” (fraud). Questa credenza nasce da uno stupido sillogismo: “Siccome nei medicinali omeopatici non c’è nulla, non possono funzionare. Il placebo è quella medicina che funziona senza contenere nulla. Pertanto l’omeopatia è un placebo. La conclusione logica è che l’omeopatia è una truffa”.

L’età mentale in cui un essere umano è capace di argomentare un sillogismo è circa 11-12 anni.

È del tutto ovvio che il sillogismo logico è molto lontano dal rispecchiare la realtà. In questo caso è inoltre viziato da almeno tre o quattro presupposti francamente erronei, per evidenziare i quali occorre tuttavia avere un’età mentale superiore ai 12 anni.

Si può supporre che i mass-media si rivolgano ad un pubblico medio che reputano avere più o meno l’età mentale di un pre-adolescente. Un ricercatore scientifico dovrebbe avere un QI migliore; se, pertanto, è veramente convinto di percepire una truffa, potrebbe seriamente essere affetto da uno stato dissociativo cognitivo-comportamentale (nel caso, ovviamente, non avesse invece interessi personali diretti o indiretti a fingere di credere in quello che dice).

Se la omeofobia è una malattia, la effettiva credenza che l’omeopatia sia una truffa costituirebbe pertanto la sua forma delirante.  

 

Sin qui, mi pare di non aver detto nulla di più di quanto abbia già detto Roy dodici anni fa.

Questo scienziato era veramente un grande.

 

Su PubMed compare un suo memoriale, che fu accettato come un articolo scientifico (il che testimonia l’importanza che i colleghi gli accordarono).

 

"For the last 60 years this son of India had been on the faculty of Pennsylvania State University (PSU), where he was one of the university’s greatest ever scientists. He held the Evan Pugh Chair of Solid State as one of five professorships [cattedra ndt] in different fields at different universities. (...) His five professorships included “Visiting Professor of Medicine” at the University of Arizona. He was as much recognized for his contributions to medicine and human healing as for material science and physics"   

[from: Mehta D. Dr. Rustum Roy (1924–2010). J Ayurveda Integr Med. 2010 Jul-Sep;1(3):233. PubMed Central PMCID: PMC3087358. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3087358/?report=classic]

 

Negli ultimi sette anni della sua vita, Roy ha scritto 10 articoli reperibili su PubMed e sotto riportati, fra cui anche alcune cose che riguardano l'omeopatia:

 

1: Roy R. Incentives: stimulus missed an opportunity. Science. 2010 Jan 8;327(5962):145. doi: 10.1126/science.327.5962.145-b. PubMed PMID: 20056874.

 

2: Roy R. Integrative medicine to tackle the problem of chronic diseases. J Ayurveda Integr Med. 2010 Jan;1(1):18-21. doi: 10.4103/0975-9476.59822. PubMed PMID: 21829296; PubMed Central PMCID: PMC3149386.

 

3: Rao ML, Roy R, Bell I. Characterization of the structure of ultra dilute sols with remarkable biological properties. Mater Lett. 2008 Apr 15;62(10-11):1487. PubMed PMID: 20165549; PubMed Central PMCID: PMC2822343.

 

4: Roy R. Scientific meetings: call in instead. Science. 2008 Jan 18;319(5861):281-2. doi: 10.1126/science.319.5861.281d. PubMed PMID: 18202274.

 

5: Novella S, Roy R, Marcus D, Bell IR, Davidovitch N, Saine A. A debate: homeopathy--quackery or a key to the future of medicine? J Altern Complement Med.2008 Jan-Feb;14(1):9-15. doi: 10.1089/acm.2007.0770. Review. PubMed PMID:18199017.

 

6: Rao ML, Roy R, Bell IR, Hoover R. The defining role of structure (including epitaxy) in the plausibility of homeopathy. Homeopathy. 2007 Jul;96(3):175-82. Erratum in: Homeopathy. 2007 Oct;96(4):292. PubMed PMID: 17678814.

 

7: Roy R. Reminding scientists of their civic duties. Science. 2007 Jul 20;317(5836):318. PubMed PMID: 17641180.

 

8: Roy R. Leave well alone and stick to teaching what you know. Nature. 2005 May 19;435(7040):276. PubMed PMID: 15902233.

 

9: Xue T, Roy R. Studying traditional Chinese medicine. Science. 2003 May 2;300(5620):740-1. PubMed PMID: 12730581.

 

10: Roy R. Another look at water and ice. Science. 2003 Jan 3;299(5603):44-5;author reply 44-5. PubMed PMID: 12512510.

 

 

Più o meno questi sono i motivi per cui il mio libro si chiama:

OMEOFOBIA / Analisi dei documenti che affermano che l’omeopatia è solo un placebo.

 Nuova Ipsa  Editore (disponibile anche online, a costo simbolico su: www.nuovaipsa.com). Non si richiedono diritti d’autore.

 

 

Ciro D’Arpa, Vice-presidente  e Responsabile del  Dipartimento di  Epistemologia ed Etica della Società Italiana di Medicina Omeopatica,  Coordinatore del comitato di redazione del sito di divulgazione scientifica www.competenzaeresponsabilità.com.

Palermo 26 agosto 2019 [*]

 

*[Per chi crede negli eventi sincronici: il 26 agosto è appunto la data di morte di Rustum Roy].

 

 

 

 

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